domenica 9 agosto 2015

I due rami del Neuwaal di Silandro (Val Venosta)

Escursione ad anello che percorre i due rami del Neuwaal sul Sonnenberg/Montesole di Silandro.
Neuwaal a Silandro
Entrambi i canali prendono l'acqua dalla Schlandranertal/Valle di Silandro e la trasportano, con un percorso di quattro chilometri, fin sul Sonnenberg di Silandro, nei pressi del minuscolo centro abitato di Talatsch. Le vasche di irrigazione alimentate dai due canali si trovano a 1.640 e a 1.650 metri di quota, l'una sulla verticale dell'altra, entrambe sopra il piccolo centro abitato di Talatsch, che fino a pochi anni fa disponeva di una scuola elementare. Cento metri più in alto il maso Forra Hof era il punto d'arrivo d'un ulteriore ramo della rete di Waale alimentati dallo stesso torrente: il Forra Waal partiva dai pressi della sega idraulica di quota 1.804 (diventerà la meta di una prossima uscita?).
Neuwaal a Silandro
Alcuni dei suggestivi scorci che abbondano lungo i due Waale. L'escursione si è
prolungata fino alla Schlanderer Alm, una vera malga molto rustica.
Vedi le altre foto in Google Foto.
Escursione molto suggestiva (e interessante) lungo i due rami del Neuwaal che, a dispetto del nome, sono molto antichi e fra i meglio conservati della Venosta; in molti tratti le soluzioni costruttive sono quelle di una volta, l'acqua scorre ancora per lunghi tratti nelle canalette scavate nei tronchi d'albero e in alcuni punti il Waal è sospeso alla roccia con puntelli e tiranti di ferro.
Il sentiero di manutenzione corre per lo più a fianco del canale ma molto spesso è esposto su "salti"
GPS Neuwaal a Silandro
Scarica la traccia GPS da Wikiloc.
suggestivi che metteranno in difficoltà chi soffre di vertigini. Alcuni brevi passaggi che rimontano o aggirano qualche impraticabile risalto di roccia vanno affrontati con piglio e attenzione. Insomma, non è, come gli altri Waal, una passeggiata.
Entrambi i rami portavano l'acqua dalla Schlandrauntal alle coltivazioni dei numerosi masi insediati sui pendii del solatio Sonneberg/Montesole, sopra
Silandro. Facevano parte di un complesso sistema di rogge alimentate dall'acqua del Rio Silandro ma si snodavano a quote diverse.
Risalirli da valle a monte ci fa "sbarcare" nell'ormai dimenticata alta Schlandrauntal (la Val Silandro, in italiano) a quota 1.760 circa, dove ci sono le storiche opere di presa che hanno garantito prosperità ai masi del Sonnenberg.
Il ramo superiore del Neuwaal (Waal Nuovo) si imbocca appena sopra la vecchia scuola elementare e si risale lungo lo stretto sentierino di manutenzione per circa 4 chilometri fino a quando, a quota 1.750 circa, fra i prati dell'ex-maso Schupfer Hof, è situata la presa d'acqua che intercetta l'acqua del torrente Schlandraunerbach.
Vale la pena di proseguire ancora un poco lungo la valle, e risalire almeno fino alla Malga di Silandro, un posto totalmente fuori dal tempo visto che qui esistono ancora (pensate un po') i maiali alimentati col resto del latte (ciò che resta dopo il burro e il formaggio). Non a caso i turisti sono assenti: troppa fatica, per arrivare da queste parti, in fondo ad una valle che non porta da nessuna parte (eppure fu proprio da qui che passarono i colonizzatori medioevali della Val Senales, quando il passaggio nella stretta forra sotto Castel Juvale non esisteva ancora).
Il ritorno avviene lungo il ramo più basso, che prende l'acqua nei pressi dell'altro; è ancora più suggestivo e - fra i due - è quello con i punti più esposti e i passaggi più delicati.

Quote e dislivelli:
Quota di partenza/arrivo: m 1.640 (parcheggio)
Quota massima raggiunta: m 1.885
Dislivello assoluto: m 245
Dislivello cumulativo in salita: m 572
Dislivello cumulativo in discesa: m 507
Lunghezza con altitudini: km 11,7
Tempo totale netto: ore 3:45 AR
Difficoltà: EE

Descrizione del percorso: dal parcheggio si torna indietro per una ventina di metri. Individuata sulla destra la traccia, si risale di qualche metro il prato giungendo immediatamente alla traccia orizzontale che si snoda orizzontalmente verso la Schlandranertal/Valle di Silandro. Si tratta del ramo superiore del Neuwaal, che seguiremo fino al suo punto di inizio, che si trova a quota 1.760 circa, dove si incrocia la strada forestale per Schlanderser Alm/Malga di Silandro (m 1.890). Per visitare la malga si prosegue lungo la strada bianca e si torna indietro sempre lungo la forestale, fino alla quota 1.760. Si prosegue in discesa lungo la forestale fino a quota 1.710 circa. Tre grossi massi sistemati a mo' di gradini permettono di salire sul muro di un terrapieno artificiale. Il sentiero che si snoda ora su questo terrapieno si inoltra nel bosco dove intercetta il ramo inferiore del Neuwaal. Lo si segue fino a sbucare nei prati sopra Talatsch, a quota 1.550, dove l'acqua viene convogliata in una vasca di distribuzione in cemento. Per tornare all'auto non si scende a Talatsch ma si rimontano i prati (traccia) fino a tornare al parcheggio (m 1.640). 

Come arrivare: dalla periferia di Silandro, in località Kortsch, si prende la ripida e stretta stradina asfaltata che sale ai masi distribuiti sul versante meridionale del Sonnenberg/Montesole. Si sale a lungo, tralasciando il ramo che sulla destra si stacca per raggiungere il nucleo abitato di Talatsch. Si sale ancora, tralasciando il ramo che dalla sinistra si stacca per maso Forra, giungendo infine in località Aussereggen dove, accanto all'edificio della vecchia scuola elementare, c'è un piccolo parcheggio (m 1.640).
Neuwaal Schlander Silandro
Il ramo basso del Neuwaal di Silandro.

3 commenti:

  1. Buongiorno, proprio in quella settimana sono stata in ferie a Silandro in un agriturismo situato in zona Monte Tramontana (zona opposta al Montesole)
    Mi sono ispirata per le visite da alcuni suoi articoli pubblicati su questo blog soprattutto per quanto riguarda la storia dei masi a S. Martino di Laces, il Verrahof e l'Egghof (letto il libro "Gli eredi della solitudine")
    Molto interessante. Purtroppo il giorno 09 sono tornata a casa altrimenti potevo prendere spunto
    da questo articolo per una una nuova escursione.
    Saluto e ringrazio per i consigli turistici.
    Anna

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    1. "Gli eredi della solitudine" è stato scritto da una bravo giornalista locale, amico di un fotografo che allora forse non sapeva di essere veramente baravo. In lingua italiana non c'è molto di più, allora queste cose interessavano a pochi.
      Devi tornare e andare piano, prendi spunto dai "crucchi", i turisti di lingua tedesca che frequentano queste zone, dormono in quota nei masi e camminano senza grandi dislivelli. Lo faccio anch'io ed è molto bello. Fai una ricerca in Internet alla voce "pirchhof" se l'anno prossimo torni ne sarà valsa la pena...

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  2. Grazie per il consiglio.
    Ho già visitato il sito del Pirchof: molto bella la posizione, il paesaggio e la storia.
    Di come viene affrontata la vacanza in AA da parte dei tedeschi rispetto a noi l'ho notato anch'io.
    Purtroppo posso permettermi una settimana e non di più per vari motivi.
    Grazie ancora per i consigli e per i post molto interessanti.
    Saluti
    Anna

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